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Il volume racconta dell'incontro tra due collezioni, ovvero le opere d'arte contemporanea raccolte da Giuseppe Merlini e la serie di capolavori, datati dal Cinquecento ai primi del Novecento, riuniti da Roberto Bassi Rathgeb. Le due collezioni, presentate fianco a fianco, si intrecciano offrendo ai lettori da un lato la possibilità di conoscere opere straordinarie provenienti dalla scena artistica italiana dal Seicento al Novecento, e dall'altro di sperimentare nuove suggestioni di lettura, generate dall'affiancarsi di stili e linguaggi diversi, solo apparentemente in antitesi. L'accostamento delle opere - suddivise secondo i generi del ritratto, della natura morta e del paesaggio - permette anche di far luce sulla personalità dei due artefici delle raccolte, entrambi di provenienza lombarda e accomunati da un passione collezionistica consapevole e mirata, mossa dal desiderio di conoscenza non meno che da quello del possesso. Tra gli artisti rappresentati si ricordano Magnasco, Moretto, Baschenis, Van Beyeren, Ronzoni, De Pisis, De Chirico, Fontana, Morlotti, Baj, Wildt, Severini, Guttuso, Parmiggiani, Dorazio e Ferroni, al quale è dedicato un capitolo di approfondimento.